Il libro è una raccolta di aforismi e meditazioni di cui è autore uno anziano studioso che desidera restare anonimo per ragioni moralmente e civilmente non criticabili.

Chi scrive queste note è la curatrice e la rappresentante editoriale a tutti gli effetti.

Formalmente e forse per vezzo il libro ricalca l’architettura di Minima Moralia, il celebre saggio aforistico di Theodor Adorno, assommando 153 titoli ma, a differenza di questo, riprende da diverse angolature pochi temi fondamentali con l’intenzione, mi è stato esplicitamente detto, di individuare un “lacanismo” teorico e pratico non troppo esclusivamente clinico né impropriamente filosofico, pertanto più “politico”, che investa il pensiero e l’etica in generale. Si sottrae, ed è forse un’eccezione, ad una esegesi pedante ed ansiosa che spesso caratterizza il lacanesimo.

La struttura è quella di un intreccio di non facilissima eppure non noiosa lettura che si rivelerà una miniera per chi, come me, sia già un po’ a conoscenza della terminologia lacaniana, peraltro sempre più diffusamente conosciuta. Il lettore vi incontrerà degli spunti molto originali e fecondi per futuri sviluppi, ma mai fuorvianti.

Oltre a una sorprendente cultura vi si ritrova costante una grande attenzione al femminile. A dire il vero, il testo sembra talvolta ventilare l’utilità di una psicoanalisi personale anche fuori da un contesto clinico e propriamente terapeutico, per esempio ai titoli 100 e 104.

Lo stile della scrittura, com’è tipico dell’opera aperta, appare ora libellistico ora colloquiale. Spesso allusivo, volutamente per uno scopo preciso, come si legge nelle ultime righe al titolo 78: riprese, intercalazioni, l’assenza di riferimenti per molte citazioni e l’assenza di preordine e organizzazione tra gli aforismi sono aspetti che l’autore reputa stilisticamente significativi ma soprattutto propedeutici per un “effetto di riverberazione”, vista la facilità offerta dai moderni strumenti di reperire informazioni bibliografiche.

Nel dicembre del 2019 sono state stampate in proprio privatamente una decina di copie che, lette da amici e conoscenti, tra i quali uno psicoanalista, hanno determinato richieste di delucidazioni, deduzioni e un certo dibattito. Desiderando che tale dialogo possa continuare e ampliarsi, allo scopo si aprirà collegialmente un blog il cui indirizzo sarà: www.lacanianaminima.eu

V.S.

Non molto tempo fa è stato scritto un libro e ora è stato reso pubblico.
Sopra è riprodotta la copertina e la IV di copertina.

E’ un libro corposo, di 400 pagine, che potremmo definire di attualità antropologica. E’ scritto alla buona, non in stile universitario, ma non è un instant book: troverà un certo numero di lettori e lettrici per un certo numero di anni e non vorremmo che appartenessero solo ad una élite culturale o al settore specialistico.

Questo sito è stato aperto da coloro che hanno letto il libro per primi in una edizione privata trovandovi molti spunti su cui discutere, tanto che un dialogo, invece di esaurirsi dopo tre anni, si è allargato su vari temi in direzioni impreviste.

Vorremmo che continuasse e questo luogo è lo strumento perché ciò avvenga.

Con cadenza circa settimanale vi verranno pubblicati progressivamente i 153 Capitoli dell’Indice (v. IL LIBRO), tra gli articoli, i saggi brevi e gli aforismi talvolta fulminei che compongono il libro, così, nell’arco di circa tre anni il libro che attualmente è acquistabile su ordinazione in tutte le librerie, sarà reso leggibile qui gratuitamente.

Vorremmo che comparissero domande, risposte e commenti intorno a problemi di teoria e pratica psicoanalitica, ma ancor di più intorno ad aspetti del mondo e della nostra vita.

Già Freud, nella prefazione al suo famoso saggio del 1921 “Psicologia delle masse e analisi dell’io”, scrive: “Nella vita psichica del singolo, l’altro è regolarmente preso come modello, come oggetto, come soccorritore, come nemico, e pertanto, in questa accezione più ampia ma indiscutibilmente legittima, la psicologia individuale è al tempo stesso, fin dall’inizio, psicologia sociale.”

Poche righe dopo avverte che ciò che esula da questo modello rende possibili le psicosi narcisistiche oppure l’autismo e in generale tutto ciò che si oppone alla comprensione e vicinanza tra esseri umani.

Per quanto riguarda noi della redazione, anche alla luce del pensiero di Lacan che non attiene solo alla verità intima del soggetto umano, ma investe i legami sociali e la politica, ci rendiamo disponibili all’ascolto pur sapendo che ben pochi problemi che riguardino ciascuno di noi nel mondo in cui siamo possono trovare risposte soddisfacenti.

Nel contempo siamo certi che in ogni dialogo sia il più grande valore umano.

Un capitolo del libro che pubblichiamo progressivamente

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