43. COSI’ SIA

 Che le leggi appartengano all’ambito della necessità e non a quello della contingenza è lacanianamente confermato per il fatto che “non cessano di scriversi”. Leggi naturali della fisica, leggi morali, leggi giuridiche e normative. Una legge può esistere come tale solo se può essere scritta, espressa perciò come “accomunante in solido”, come dicono i notai. E d’altra parte la necessità sempre si iscrive nel mondo come ricorrenze e costanze ritrovabili qualora le si cerchi, una sorta di cristallizzazione di significati a fronte del “panta rei” eracliteo. Regolarità.

 C’è però una legge che se non viene scritta materialmente per esteso non chiede neanche di esserlo, quella che vieta l’incesto materno, da cui, proprio per essere stata scritta infinitamente meno che pensata, quasi in alcun documento, neanche nel decalogo di Mosè, discende la Legge interiore del soggetto, inscritta nel desiderio dell’Altro. Della religione il rovescio?

 Forse è l’eccezione che conferma la regola, ma il desiderio ha la forza di una legge che non si può leggere di seguito in tutti i suoi articoli, che si può solo ascoltare come scandita nel dettato continuamente interrotto che ne fa l’Altro nel suo discorso. Da non confondere con l’imperio inibitorio e omologante di un Super-Io, è piuttosto la legge che, per apparire immotivata o almeno incomprensibile, induce a cercarne altre per proprio conto e per esempio può animare un Galileo, in cerca di leggi nella natura. Può essere la legge che spinge il nomade ad andare al di là del bisogno o che sorregge l’assurda ostinazione di Antigone, oppure il rovescio blandamente trasgressivo della legge che Giona porta con sé nella pancia del grande pesce. Legge complementare a quella di Jahwè che lo attende a Ninive: Giona cede, predica, ma sulla sua idea non demorde, me l’immagino a scuotere la testa e borbottare ancora qualcosa sotto lo stecco di ricino anche dopo l’ultima luminosa e “kantiana”, reprimenda divina. Per questa legge non c’è soggetto senza inconscio né inconscio senza trasgressione. Anche Eros fugge dai territori della legge, questo lo sanno gli amanti.

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